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Tempi duri in casa Milan, Ancelotti in bilico
Milano. In casa Milan si respira proprio una brutta aria. Nel dopo-Lugano, quando la squadra ha ceduto di fronte al poco piacevole 2-0 in amichevole, dopo la sonora strigliata che i giocatori si sono sorbiti, lo scenario che si apre sulla squadra di Ancelotti non è dei più rosei. Il c.t. rossonero, del resto, ha parlato chiaro: "Ora mi sono proprio rotto". Ed ha parlato certamente consapevole del fatto che a vacillare, a questo punto, è proprio il suo posto in panchina, per il quale già si fanno nomi futuri, come quello dell'ex c.t. Roberto Donadoni. Non mancano nemmeno nomi più improbabili, come Frank Rijkaard, tanto agognato dal club rossonero. Ma i tempi sono duri, e non bisogna temporeggiare: all'orizzonte si prospetta l'incontro con il Genoa. Ronaldinho sarà schierato da Ancelotti solo se le sue condizioni saranno giudicate buone. Meno probabile invece Inzaghi, per il quale sono ancora necessari 20 giorni di stop. Torna invece Borriello, già riunitosi ai compagni in sessione di allenamento.
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