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  • Olanda sotto al 116', e la Spagna è campione del Mondo
    11/07/2010 - La Coppa del Mondo 2010 da oggi parla spagnolo, per la gioia di una nazionale che la solleva al cielo con l'estremo entusiamo di chi è primo per la prima volta nella propria storia, e anche per la gioia di un polpo, quell'ormai famosissimo Paul dell'acquario di Oberhausen, che ha azzeccato l'ennesimo risultato di questo Mondiale, dopo averne indovinati sette su sette prima della finale.
    A decidere le sorti di un incontro in cui Olanda e Spagna si sono fronteggiate senza mai arrivare a importanti conclusioni, la rete dell'1-0 di Iniesta al 116', gol a lungo contestato dalla squadra avversaria, realizzato subito dopo l'espulsione di Heitinga per doppia ammonizione.
    Quelli giocati dagli Orange, alla terza finale persa dopo '74e '78, e dalla "Roja", prima della rete del fuoriclasse del Barcellona, sono stati 90 minuti di nervosismo e occasioni sprecate. «È stata una partita molto difficile ma noi abbiamo dei giocatori fantastici che hanno saputo imporsi», ha commentato a caldo un raggiante Vicente Del Bosque, che si è detto fiero dei suoi giocatori, che già nel primo tempo erano padroni del campo «e nel secondo meritavamo di vincere perché abbiamo avuto almeno due-tre occasioni per andare in gol».

    Link consigliati: Corriere.it: Speciale Mondiale 2010
    --------------Gazzetta.it MatchView: la cronaca minuto per minuto


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  • Azzurri fuori dal Mondiale, battuti 3-2 dalla Slovacchia
    24/06/2010 - Il sogno azzurro si è infranto contro il muro dei propri sbagli. La sconfitta per 3-2 contro la Slovacchia, fuori dalla buona prestazione della squadra avversaria, sa di scelte sbagliate ed errori che la Nazionale si è portata dietro sin dall'esordio al Mondiale.
    Il risultato dell'incontro Italia-Slovacchia è arrivato al termine di una gara in cui, per l'ennesima volta in questo Mondiale, gli azzurri non hanno saputo tenere testa a un avversario pure modesto.
    L'Italia, carica di voglia e fretta di incassare una vittoria determinante per il proseguimento del percorso nel Mondiale, parte con il tridente d'attacco Pepe-Iaquinta-Di Natale e sembra in grado di regalare emozioni. Lo rivela il destro di Di Natale dalla grande distanza a lato quando sono passati pochi secondi dal fischio di inizio. Ma, purtroppo, è tutta un'illusione, e nel giro di pochi minuti gli italiani lo capiranno amaramente.
    Il resto del primo tempo, infatti, è disastroso. La difesa azzurra lascia intravedere le prime falle, quando, solo per fare un esempio, Hamsik non viene fermato dentro area, e per poco non riesce a vincere Marchetti.
    Gli azzurri dimostrano una prestazione appena sufficiente a tirare avanti, fino a quando la Slovacchia si fa sotto e incassa la prima rete: De Rossi sbaglia un appoggio di piatto per Montolivo, la palla va al centravanti Vittek (nella foto, a lato, tratta da Gazzetta.it) e con un diagonale infallibile finisce in rete. È il gol dell'1-0.
    È duro il colpo inferto agli azzurri. Paralizzati dalla paura, non fanno che commettere errori, mentre la Slovacchia continua a pressare creando non poche difficoltà a un Marchetti per sua fortuna graziato in parecchie occasioni.
    Lippi prova a cambiare la situazione. Decide di far entrare Maggio e Quagliarella al posto di Criscito e Gattuso, puntando all'attacco con un 4-4-2. Maggio si divora un gol, e intanto Pirlo sostituisce Montolivo. Il pubblico italiano, come anche la Nazionale, vanno in subbuglio quando Quagliarella sfiora il pari, trovando lo spiraglio giusto con una girata di destro, Skrtel sulla linea di porta libera, ma non è l'occasione tanto attesa.
    E l'Italia va sotto 2-0, quando Vittek realizza la sua doppietta, anticipando Chiellini sugli sviluppi di un angolo. Siamo al 28' della ripresa, e la situazione per gli uomini di Lippi appare ora maledettamente irreversibile.
    Ma gli azzurri vogliono crederci, devono: sul 2-0 decidono di riversarsi tutti avanti. Di Natale segna, poi è la volta della rete del 3-1 di Kopunek, quindi Quagliarella accorcia con una perla che sembra riaprire nuovi spiragli. Infine Pepe spreca l'incredibile nel recupero, quando l'Italia, esaurite forze, speranze e minuti preziosi, realizza di aver perso il suo Mondiale. I campioni del mondo tornano a casa da ultimi del girone, dopo un'esperienza da dimenticare pari soltanto a quella del '66 in Inghilterra con la Corea e a quella del 1974 con la Germania.
    E LIPPI AFFRANTO DISSE: «È COLPA MIA» - «Mi prendo tutte le responsabilità, se la squadra è entrata con terrore nelle gambe e nel cuore vuol dire che l'allenatore non ha preparato bene la gara sul piano tattico e psicologico». Per la Nazionale, fuori dal Mondiale a testa bassa, è ora tempo di fare autocritica. Affranto, con la faccia cupa, in conferenza stampa il commissario tecnico Marcello Lippi ha chiesto scusa a tutti, dicendosi responsabile delle proprie scelte, di non aver «preparato a dovere» la squadra. E riguardo al futuro, il c.t.. ha dichiarato: «In bocca al lupo al mio successore. Ora non voglio tornare subito ad allenare, mi riposerò qualche mese».
    A parlare in conferenza stampa è stato poi il portiere Gigi Buffon, penalizzato in questo Mondiale da un infortunio alla schiena: «Se in tre partite non riesci a vincerne neanche una è giusto tornare a casa». Delusione e amarezza anche da parte di Daniele De Rossi, che non si aspettava che la Nazionale uscisse al primo turno, e da parte di Montolivo, che ha sottolineato come a impedire agli azzurri di «dare quello che avevamo» abbia contribuito anche la paura provata già dal primo tempo. «La colpa dell'eliminazione è di tutti - concorda poi il difensore Gianluca Zambrotta - e non solo dell'allenatore. Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità e fare un'analisi di coscienza, superare questo Mondiale e guardare avanti». Anche Di Natale tiene a precisare che la colpa non va data al c.t., affermando: «Lippi si è preso tutte le responsabilità? La colpa è nostra, il mister ci ha dato tutto fino alla fine ma non siamo stati bravi a vincere la partita». «Ci voleva anche un po' di fortuna - ha concluso Di Natale - ma è andata così e dispiace tanto».

    Link consigliati: Gazzetta.it MatchView: la cronaca minuto per minuto

    Foto tratte da Gazzetta.it

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  • Italia a testa bassa, pareggia con la Nuova Zelanda
    20/06/2010 - I tanti interrogativi sulle effettive condizioni dell'Italia dopo la partita di debutto al Mondiale oggi hanno trovato risposta: la nazionale, suo malgrado, non è in forma. Il pari con la Nuova Zelanda, quegli All Whites dai fisici imponenti ma non del tutto propensi al grande calcio, è bastato a rivelare la dura realtà.
    La partita è cominciata con un testa a testa tra le due squadre, ancora tese a studiare i rispettivi avversari. Ma, appena al 7', è la Nuova Zelanda a passare in vantaggio: Elliot batte la punizione, Reid sfiora la palla (che più tardi le immagini tv rivelano essere in fuorigioco), Cannavaro controlla male in area e viene beffato dalla propria deviazione di coscia, che si trasforma in un assist per Smeltz, che appena ad un metro da Marchetti mette dentro la sfera realizzando il gol dell'1-0.
    Gli azzurri sembrano travolti da un incubo, ma non stanno sognando. Cercano di reagire subito, ma la Nuova Zelanda lancia lungo per i suoi palestrati, e per l'Italia, che a sua volta tenta di rispondere con ripetuti lanci lunghi per Gilardino puntualmente intercettati dai centrali avversari, c'è poco da fare.
    L'Italia continua comunque nel suo tentativo di cambiare le sorti dell'incontro. Montolivo ce la mette tutta, fino a provare l'amarezza di centrare un palo, Zambrotta sulla destra incute timore agli avversari, Chiellini per poco non riesce a sfruttare un'occasione in mischia e subisce una gomitata di Falloni, già ammonito. I neozelandesi, del resto, per tutto l'incontro si aiutano con i gomiti affilati creando non pochi problemi agli uomini di Lippi.
    Al 28' l'arbitro assegna un rigore agli azzurri: Smith trattiene in area De Rossi su cross di Chiellini. Dal dischetto Iaquinta spiazza Paston, realizzando la rete dell'1-1.
    Nella ripresa, nonostante i tentativi di Lippi di rafforzare la strategia della nazionale (cambia il 4-4-2 di inizio partita in un 4-3-3 con Camoranesi alto entrato al posto di Pepe), il gioco degli azzurri rimane pressoché invariato. Anche Gilardino esce, lasciando il posto a Di Natale. Dentro anche Pazzini al posto di Marchisio.
    Vicelich, con un tiro, mette paura a Marchetti, ma la palla finisce in fallo laterale. L’Italia riprende ad attaccare, ma è evidentemente esausta. Montolivo ci riprova, Paston è bravo e respinge. Fino alla clamorosa palla gol dei Kiwi, quando il sinistro di Wood passa di fianco alle mani protese in tuffo di Marchetti, appena largo. Ma l'incontro è finito. Una parità che è cattivo segno.
    Qual è l'attuale situazione dell'Italia nel Mondiale? Il Paraguay, forte dei due punti di vantaggio nel gruppo F, non ci teme più. E battere la Slovacchia diventa probabilmente un obbligo per assicurarci il passaggio del turno, anche se questo risultato non garantirebbe il primo posto nel girone, che significa evitare l'Olanda. Ad ogni modo, è tempo di pensare all'immediato: il 24 giugno gli azzurri sfideranno la Slovacchia a Johannesburg. E servirà un'Italia certamente differente da quella che abbiamo visto fino ad ora.

    Link consigliati: Gazzetta.it MatchView: la cronaca minuto per minuto
    ----------------Gazzetta.it: L'Italia si qualifica se... Ecco le combinazioni

    Foto tratta da Gazzetta.it



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  • Il Sudafrica non regge la sfida con l'Uruguay: 0-3
    17/06/2010 - È finito sul nascere il sogno dei padroni di casa, che ieri sera, di fronte a un Uruguay coi piedi buoni, hanno ceduto incassando un'amara sconfitta per 3-0.
    L'epilogo dell'incontro tra Sudafrica e Uruguay si potrebbe prevedere già all'inzio: i padroni di casa cercano di tenere palla per rallentare il ritmo dell'avversario, che conta su giocatori capaci di dialogare bene come Suarez e Forlan. Perfino Tshabalala conclude poco, provando il tiro a ogni occasione senza mai centrare il bersaglio.
    Il primo colpo per i sudamericani arriva a metà tempo: Forlan riceve sulla trequarti, ha tutto il tempo di girarsi, tira la sfera e beffa Khune, complice una deviazione di Mokoena. Gli uomini di Parreira provano subito a reagire con un paio di iniziative di Mpela e Tshabalala. Via via, però, si dimostrano a corto di idee, anche a causa di un movimento senza palla pressoché nullo: la loro manovra si riduce a una rete di passaggi orizzontali nella speranza che prima o poi accada qualcosa. A tutto vantaggio, in realtà, dell'Uruguay, che controlla agevolmente sfiorando anche il raddoppio con un paio di spunti di Suarez, decisamente più pericoloso di un Cavani probabilmente troppo emozionato. E il primo tempo si conclude con il risultato di 1-0.
    Nella ripresa, l'Uruguay non fa che continuare a imporsi. Nel giro di pochi minuti vanno vicini al raddoppio Cavani e Lugano, ma più in generale gli uomini di Tabarez appaiono organizzati e compatti in attacco come in difesa, oltre che atleticamente ben attrezzati. Dal canto loro, i sudafricani appaiono ancora più spaesati anche nell'organizzazione di gioco. Ed è un peccato, perché le rare volte che riescono a costruire una conclusione il lavoro per Muslera c'è: gliene danno per esempio, a metà tempo, Mpela di testa e Modise da fuori area. Occasioni che finiscono per dare finalmente coraggio agli uomini di Parreira, che hanno una fiammata nella metà campo uruguaiana. Ma, non appena la squadra di Tabarez risponde, entra in gioco il "mestiere" di Suarez, che a tu per tu con il portiere Khune va a farsi sgambettare da quest'utlimo: rosso e rigore, che il solito Forlan trasforma. A quel punto, al Sudafrica resta solo l'orgoglio da difendere. Ci prova Tshabalala, il festeggiato protagonista dell'incontro tra Sudafrica e Messico. Ci provano anche Modise e Moriri, ma non c'è niente da fare, il Sudafrica stasera non riesce a rialzarsi. E cede di fronte al colpo di testa di Alvaro Pereira che vale il gol del 3-0.
    Adesso per i padroni di casa la strada del Mondiale si fa in salita, prevedendo l'obbligo di battere la Francia, possibilmente con un vantaggio netto.



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  • Italia-Paraguay finisce 1-1, buon debutto per gli azzurri
    14/06/2010 - Qualcuno, nell'ansiosa attesa dell'esordio dell'Italia ai Mondiali in Sudafrica, auspicava che la pioggia, che da stamattina non ha dato tregua ai calciatori a Cape Town, potesse portare un po' di fortuna. Il risultato, al termine dell'incontro tra Italia e Paraguay, è stato un 1-1, dietro cui in realtà si cela la buona prestazione di una squadra, quale quella del c.t. Lippi, che ce l'ha messa tutta dall'inizio e finisce sotto nel punteggio oltre i propri demeriti.
    L'esordio al Mondiale sudafricano è sofferto: gli azzurri faticano a concretizzare un buon inizio di gara, soprattutto in fase conclusiva, e finiscono sotto nel punteggio quando, al 39' del primo tempo, Torres batte una punizione dalla destra, Alcaraz stacca fra Cannavaro e De Rossi e batte Buffon, segnando la rete dell'1-0 per il Paraguay (nella foto, tratta da Gazzetta.it, Alcaraz festeggia per la rete).
    Ma gli azzurri, seppure evidentemente storditi dalla rete, riescono a farsi forza e a insistere con un pressing che caratterizza quest'Italia al debutto. Al 18' del secondo tempo, Pepe effettua un corner a rientrare nell'area piccola, Villar va a vuoto e De Rossi devia in scivolata da due passi, una mossa che vale la rete dell'1-1 (nella foto a lato, tratta da Gazzetta.it, De Rossi festeggiato dopo il gol del pareggio).
    Si è conclusa in parità la sfida tra la nostra nazionale e la squadra sulla carta più temibile del nostro girone. Ogni verdetto è quindi rimandato: ma, per ora, è un dato la solidità della difesa degli uomini di Lippi, che riescono a vanificare le azioni avversarie. Tra le pecche, il gioco portato avanti da Gilardino, e l'infortunio che ha costretto Buffon a lasciare il campo.

    Link consigliati: La cronaca del debutto dell'Italia nei nostri tweet
    ----------------Gazzetta.it MatchView: la cronaca minuto per minuto



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  • Maradona, grande debutto. E Inghilterra-Usa finisce 1-1
    12/06/2010 - Quella di oggi è stata un'altra giornata di intense emozioni a Johannesburg. È stato il giorno del debutto di Diego Armando Maradona (nella foto, tratta da Gazzetta.it), che con un "vamos" ha festeggiato una vittoria sulla Nigeria per 1-0 dopo un finale di partita più che sofferto; ed è stato il giorno della papera-regalo dell'Inghilterra di Capello nei confronti degli Usa. Ma andiamo con ordine.
    Per quasi tutto l'incontro, l'Argentina ha dominato. Molte le occasioni da gol, soprattutto per Leo Messi, che gioca su alti livelli ma arriva a sprecarne almeno cinque. D'altra parte, il portiere nigeriano Enyeama dimostra di saper dare del filo da torcere al reparto offensivo avversario. Anche Higuain non riesce a sfruttare le opportunità che gli si presentano, e così l'Argentina va avanti con l'unica rete dell'incontro, quella realizzata in apertura da Heinze che colpisce di testa su cross di Veron. Ma per gli uomini di Maradona le brutte sorprese e la paura di vedersi strappati via i tre punti non mancano: quando mancano 8 minuti alla fine dell'incontro, infatti, per il nigeriano Uche si presenta la possibilità di cambiare le sorti della gara, beffando la dominante Seleccion. Ma il nigeriano fallisce, e la realtà dei fatti restituisce a Maradona la meritata vittoria.
    Finisce in parità, invece, l'incontro tra Inghilterra e Usa. La nazionale di Capello ha sfoderato una prestazione tutt'altro che scintillante, culminata nell'errore del portiere Green che non riesce a controllare il pallone calciato da Dempsey e lo lascia entrare lentamente in rete; una papera-regalo che, oltre alla diretta conseguenza, il gol regalato alla squadra avversaria, riapre per l'Inghilterra la questione portieri e lascia spazio alle preoccupazioni per il prosieguo del cammino mondiale. Concentrata l'attenzione sull'errore di Green, poca importanza è stata data alla rete del 4' di Gerrard, che era riuscito a portare la sua squadra in vantaggio (nella foto, tratta da Gazzetta.it, il gol di Gerrard)
    Da parte loro, gli Usa hanno giocato bene, puntando sulla forza degli esterni Donovan e Dempsey e sulle capacità del difensore centrale Onyewu, al quale va senz'altro il merito di aver lasciato la propria squadra imbattuta contro gli inglesi.





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  • Mondiale Sudafrica 2010, la festa ha inzio
    11/06/2010 - Dalle 14 di oggi a Johannesburg si è alzato il sipario sul primo Mondiale giocato nel continente africano. Dopo sei anni e almeno 4 miliardi di euro, allo stadio Soccer City, ai margini dell'ex ghetto nero a sud di Johannesburg, si attende con trepidazione il calcio di inizio della prima delle 64 gare previste dalla Coppa del Mondo 2010. E già si stimano in due miliardi, oltre alle ottantamila presenti nella calabash (nome della zucca-ciotolona, tipica della cucina africana, alla cui forma lo stadio è stato ispirato, ndr), le persone che in questo momento si stanno emozionando davanti alla tv, lasciando volare la propria immaginazione sulle ali di uno sport che è anche potente fenomeno sociale e strumento di affermazione della libertà dei diritti umani.
    È previsto per le 16 l'incontro inaugurale Sudafrica-Messico, per poi passare a Francia-Uruguay, che si disputerà in serata a Cape Town.
    Una grande festa di popolo sta accogliendo l'inizio dell'atteso Mondiale 2010. Nello stadio del pentolone di Soccer City, tra musica e calcio, tutti si sentono inevitabilmente un po' africani . Manca solo Nelson Mandela, colpito dalla tragica morte di una bisnipotina 13enne in un incidente stradale, mentre la ragazzina era di ritorno dal concerto di Shakira.
    SUDAFRICA, OTTIMA PARTENZA, MA IL MESSICO PAREGGIA - E' iniziato con un pareggio il Mondiale 2010, quello tra la nazionale di casa e il Messico, impegnate nel primo incontro della Coppa del Mondo. Partita intensa e difficile, in cui i Bafana Bafana hanno sofferto un Messico dominante per passare in vantaggio, con il gol dell'1-0 firmato da un incredibile Tshabalala, solo nella ripresa. Dopo molti minuti di gioco, scanditi da numerose occasioni da gol, la squadra di Aguirre ha visto avanzare un Sudafrica in netta ripresa, anche grazie alla prima rete del 10' che ha letteralmente ricaricato gli uomini di Parreira. Solo alla fine, dopo numerosi tentativi di cambiare la situazione, un errore nell'attuazione del fuorigioco della difesa sudafricana permette a Guardado di trovare Marquez smarcato davanti a Khune. Il diagonale del difensore del Barcellona vale l'1-1 che non cambierà più fino al termine dell'incontro.
    FRANCIA E URUGUAY NON FANNO SOGNARE - Le squadre protagoniste del secondo incontro del Mondiale non hanno fatto sognare. L'incontro tra Francia e Uruguay è finito infatti 0-0 al termine di una partita in cui per entrambe le squadre si sono presentate poche occasioni importanti.


    Foto tratta da Corriere.it
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  • Mondiale 2010, l'Italia battuta dal Messico 2-1
    04/06/2010 - Non è certo incoraggiante, almeno per ora, l'immagine degli azzurri, usciti sconfitti per 2-1 dall'incontro con il Messico disputatosi ieri a Bruxelles. Un test che di amichevole sembrava avere davvero poco, soprattutto per la furia sfoderata dai centrocampisti messicani, ricambiati tra l'altro dai nostri giocatori (nella foto, tratta da Gazzetta.it, il gol di Bonucci).
    L'Italia in realtà parte bene, con Iaquinta che colpisce una traversa dopo il calcio d'angolo battuto da Pirlo. Ma è da quel momento che la nazionale di Aguirre comincia ad imporsi e a farci soffrire le accelerazioni dei propri uomini. Così, Giovani si smarca al cross senza che Criscito riesca a fermarlo e Carlos Vela taglia in mezzo senza che Bonucci o Cannavaro riescano a chiuderlo. L’Italia fatica a costruire gioco e l’unica azione degna di nota è un gol di Gilardino, presto annullato per fuorigioco. Il raddoppio arriva con Medina, mentre Bonucci accorcia nel finale.
    A fare preoccupare ulteriormente, la notizia che oggi Andrea Pirlo (nella foto, tratta da Gazzetta.it) ha lasciato il ritiro del Sestriere per un infortunio al polpaccio sinistro. Il centrocampista partirà comunque per il Sudafrica, ma i tempi di recupero sono di almeno 15 giorni.
    Ad ogni modo, la nazionale ha dieci giorni di tempo per una significativa ripresa, prima dell'esordio con il Paraguay a Città del Capo.
    LA LISTA UFFICIALE DEI CONVOCATI PER IL MONDIALE 2010 - Intanto, come previsto, martedì 1 giugno il c.t. Marcello Lippi ha ufficializzato la lista dei 23 giocatori azzurri che disputeranno i Mondiali di Calcio 2010. La lista dei 23 giocatori potrà comunque essere cambiata entro il 13 giugno. Ecco gli azzurri che vedremo in campo:

    Portieri: Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli), Marchetti (Cagliari)

    Difensori: Bocchetti (Genoa), Bonucci (Bari), Cannavaro (Juventus), Chiellini (Juventus), Criscito (Genoa), Maggio (Napoli), Zambrotta (Milan);

    Centrocampisti: Camoranesi (Juventus), De Rossi (Roma), Gattuso (Milan), Marchisio (Juventus), Montolivo (Fiorentina), Palombo (Sampdoria), Pepe (Udinese), Pirlo (Milan);

    Attaccanti: Di Natale (Udinese), Gilardino (Fiorentina), Iaquinta (Juventus), Pazzini (Sampdoria), Quagliarella (Napoli).

    Link consigliati: Gazzetta.it - I protagonisti dei Mondiali di Calcio 2010




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  • Mondiali Sudafrica, ecco i 30 uomini di Lippi
    Milano, 11/05/2010 - Dalle voci seguite alle polemiche sul brutto fallo di Francesco Totti su Mario Balotelli in finale di Coppa Italia (nella foto, Totti ripreso nell'atto di sferrare il calcio al giocatore interista), ai dubbi sulla possibile convocazione dei giocatori più chiacchierati del momento Balotelli, Cassano e Amauri, fino alla domanda se Legrottaglie, presente allo stage effettuato alla Borghesiana dal 3 al 5 maggio scorsi, potesse essere pre-convocato per i Mondiali del Sudafrica. Un clima di impaziente attesa si è creato in questi mesi intorno alle possibili scelte del c.t..azzurro Marcello Lippi, ma è arrivato il momento delle rivelazioni. Lippi ha infatti reso nota la lista dei 30 giocatori pre-convocati, che entro il 18 maggio dovranno rimanere in 23 (più altri quattro che rimarranno come riserve). L'attuale lista, nella quale mancano i discussi Totti, Balotelli, Cassano, Amauri e Legrottaglie (quest'ultimo sostituito con Daniele De Rossi), dovrà essere consegnata da Lippi alla Fifa entro la mezzanotte. La lista definitiva con i 27 giocatori, invece, dovrà arrivare alla Fifa il 1 giugno.
    Di seguito la lista dei convocati:

    Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Federico Marchetti (Cagliari), Morgan De Sanctis (Napoli), Salvatore Sirigu (Palermo);

    Difensori: Gianluca Zambrotta (Milan), Christian Maggio (Napoli), Fabio Cannavaro (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Leonardo Bonucci (Bari), Fabio Grosso (Juventus), Domenico Criscito (Genoa), Mattia Cassani (Palermo), Salvatore Bocchetti (Genoa);

    Centrocampisti: Andrea Pirlo (Milan), Daniele De Rossi (Roma), Claudio Marchisio (Juventus), Mauro German Camoranesi (Juventus), Gennaro Gattuso (Milan), Angelo Palombo (Sampdoria), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Antonio Candreva (Juventus), Andrea Cossu (Cagliari), Simone Pepe (Udinese);

    Attaccanti: Vincenzo Iaquinta (Juventus), Alberto Gilardino (Fiorentina); Antonio Di Natale (Udinese), Giampaolo Pazzini (Sampdoria), Giuseppe Rossi (Villarreal), Marco Borriello (Milan), Fabio Quagliarella (Napoli).

    18/05/2010 - I convocati scendono a 28, fuori Grosso e Candreva - Nell'annunciare i convocati per il ritiro di Sestriere, dal 23 maggio al 4 giugno, il c.t. della Nazionale Marcello Lippi ha ufficializzato l'esclusione di altri due giocatori, Fabio Grosso e Antonio Candreva. Lippi ha spiegato che la decisione di escludere Grosso, l'eroe di Berlino quattro anni fa, è stata sofferta. Al suo posto giocherà Cassani, terzino destro del Palermo. Pare che la bocciatura di Candreva, tra i centrocampisti, sia stata meno sofferta, in quanto il c.t. si è trovato di fronte alternative di maggiore esperienza in grado di sostituirlo.


    Foto tratta da Gazzetta.it
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  • Città del Capo, ottimo il girone per l'Italia
    Città del Capo (Sudafrica), 04/12/2009 - Sorteggio fortunato, per gli azzurri, a Città del Capo. Nel girone della prima fase del Mondiale 2010 in Sudafrica l'Italia si scontrerà con Nuova Zelanda , Paraguay e Slovacchia. Il primo incontro, che si svolgerà il 14 giugno proprio a Città del Capo, sarà Italia-Paraguay. Seguiranno Italia-Nuova Zelanda, il 20 giugno a Nelspruit, e Italia-Slovacchia, il 24 giugno a Johannesburg.
    Nella seconda parte del Mondiale 2010 l'Italia sarà dalla parte di Spagna e Brasile. Ma negli eventuali ottavi il primo incrocio è con il girone E, quello dell'Olanda. La partita inagurale del Mondiale è in programma l'11 giugno: Sudafrica-Messico, a Johannesburg.
    Di seguito la lista dei gironi:

    Girone A — Sudafrica, Messico, Uruguay, Francia.
    Girone b — Argentina, Nigeria, Corea del Sud, Grecia.
    Girone c — Inghilterra, Usa, Algeria, Slovenia.
    Girone d — Germania, Australia, Ghana, Serbia.
    Girone e — Olanda, Danimarca, Giappone, Camerun.
    Girone f — Italia, Paraguay, Nuova Zelanda, Slovacchia.
    Girone g — Brasile, Corea del Nord, Costa D'Avorio, Portogallo.
    Girone h — Spagna, Svizzera, Honduras, Cile.

    Foto tratta da ecalcioblog.it
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