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Schumi lascia: "Non risolti i problemi al collo"
Amburgo. «Ha scelto col cuore», dicevano dalla casa di Maranello fino a pochi giorni fa, quando era diventata ufficiale la notizia del ritorno di Michael Schumacher sulla Ferrari in Formula 1, accorso in sostituzione di Massa infortunato. Ma un comunicato-choc, appena pubblicato sul suo sito, manda in fumo ogni pronostico: il pilota tedesco non tornerà alla guida della Ferrari F60. «Ho fatto il possibile per attuare il temporaneo ritorno. Con grande rammarico, non ha funzionato», ha annunciato il sette volte campione del mondo, che sarebbe dovuto tornare a correre per il Gp d'Europa, previsto a Valencia per il 23 agosto. «Ieri sera - scrive il pilota - ho informato il presidente Luca di Montezemolo e il team principal Stefano Domenicali. Purtroppo, non sono in grado di sostituire Felipe. Non siamo riusciti a risolvere i problemi al collo, con il dolore emerso dopo il test privato al Mugello. Dal punto di vista medico e terapeutico abbiamo provato di tutto», dice Schumi, e conclude esprimendo il proprio dispiacere «per i ragazzi della Ferrari che hanno incrociato le dita per me».
Non ci sarà dunque il tanto discusso ritorno alle competizioni del grande Schumacher, che pure aveva superato tutti i test che gli erano stati sottoposti dal driver, quando per due giorni il campione si era messo al volante dei kart sulla pista lombarda di Lonato. Il progetto è stato bloccato da problemi al collo, i cui muscoli sono tra quelli quelli più sollecitati in un weekend di Formula 1. Il tedesco, d'altra parte, ha dovuto fare i conti anche con i postumi della caduta durante un test di superbike in febbraio a Cartagena. Non è stato agevolato nemmeno dal regolamento di Formula 1, che impedisce lo svolgimento di collaudi "normali" durante la stagione. Schumi, quindi, non ha potuto salire a bordo della F60, la Ferrari guidata da Massa. Per prendere confidenza con l'attuale creatura del Cavallino, il pilota avrebbe avuto bisogno di una deroga e del placet di tutti gli altri team: la Williams è stata la prima a dire "no", seguita poi da Red Bull e Toro Rosso.
Il forfait di Schumacher arriva, ironia della sorte, in un giorno particolare. Proprio l'11 agosto di 14 anni fa, infatti, Michael Schumacher veniva strappato da Maranello alla Benetton ed entrava nel team del Cavallino, annunciato dall'Avvocato Gianni Agnelli. Il pilota tedesco sarebbe stato destinato a vincere 5 titoli iridati al volante della sua inseparabile Ferrari.Immagini tratte dal web
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