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Del Piero-Amauri in gol e la Juve torna ai fasti
I soliti campioniTorino. E' tornata la Juve. Quella che sa archiviare cinque sconfitte di fila e riesce a ripartire con la marcia giusta, senza troppe remore, nell'incontro più importante. Nella terza partita di Champions league, i bianconeri hanno battuto il Real Madridi per 2-1. A determinare le sorti dell'incontro, i soliti grandi: Del Piero e Amauri. Ma partiamo con calma: la scelta di Ranieri si è concentrata su Molinaro e Marchionni, a scapito di De Ceglie e Salihamidzic. La Juve si dimostra determinata dal primo , con una triangolazione Del Piero-Amauri-Del Piero che segna il primo affondo dell'incontro. Il destro caricato fuori area dal capitano va a segno, soprendendo un Casillas fuori porta. Siamo al 5'. Del Piero segna così il suo 41° gol in Champions. A questo punto la Juve ha il controllo momentaneo della partita. Il Real, dal canto suo, sembra non avvertire il colpo subito e continua con il ritmo tenuto fino a quel momento, forse troppo sicuro di poter rimontare senza problemi. Dal 15' iniziano i primi tentativi di offensiva da parte della squadra di Schuster, con Van der Vaart che ci prova un paio di volte dalla distanza. Al 35' Marchisio, fattosi male alla caviglia, deve lasciare il campo. A quel punto Ranieri inserisce Salihamidzic a sinistra e accentra Nedved. La partita resta in una situazione di stallo fino all'intervallo. Il secondo tempo inizia senza Legrottaglie, costretto a rinunciare per il riacutizzarsi del problema muscolare e viene sostituito da Mellberg. Il raddoppio arriva al 4': cross da sinistra di Nedved, Amauri vola in cielo e schiaccia di testa. La palla colpisce Heinze, che spiazza Casillas. L'Olimpico accoglie il 2-0 con boato. A questo punto Schuster cerca di cambiare le sorti dell'incontro. Per prima cosa sostituisce Higuain con Robben, lo stesso che di li a poco sfiorerà il bersaglio, dopo un altro tentativo non andato a segno di Van der Vaart. Ma è con il palo di Snejder che ci si rende conto che il Real, seppure in ritardo, vuole farsi sentire. Fino al gol di testa del campione Van Nistelrooy, che riesce ad arrivare al pallone prima di Molinaro. Il Real resta in avanti, nel tentativo di pressare il più possibile la squadra di Ranieri. Ma non c'è niente da fare, la Juve vince. Non sarà stato il gioco, da rivedere, a tirarla su, ma il carattere, almeno, l'ha fatta risorgere.
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