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La Juve sul filo del rasoio, stasera si gioca tutto
Il peso di cinque gare senza vittoria, in casa Juve, grava come un macigno sulle spalle dell'allenatore Ranieri, ma anche dell'intero progetto che, dopo due anni di penitenza trascorsi dalla squadra, ha l'unico obiettivo di riportare i bianconeri alla ribalta, senza che lo spettro di Calciopoli possa più tornare a farle abbassare la testa. La Juve è in bilico, il suo destino dipende dai 90' minuti che si appresta a giocare contro il Real Madrid, in una partita che, fino a pochi incontri fa, quando la riscossa juventina andava a gonfie vele e la Juve sembrava impostarsi come la più temibile rivale dell'Inter in campionato, era considerata una fortuna per la squadra di Ranieri. "Si gioca a calcio per partite come questa. E’ mancata a me e alla Juve" non ha smesso di ripetere il capitano Del Piero da quando la pallina estratta dall'urna del sorteggio di coppa ha decretato l'incontro di stasera. Se non fosse stato per gli ultimi insuccessi dei bianconeri, questo incontro sarebbe stato affrontato in un clima di entusiasmo per il grande ritorno della Juve. Ma la realtà è tutt'altra. La squadra, la panchina dell'allenatore, tutto è in bilico, ogni cosa dipende da quanto accadrà stasera all'Olimpico. La Juve, tra le altre cose, dovrà stringere i denti contando su mezza squadra, con Buffon, Camoranesi, Poulsen e Trezeguet non disponibili e Legrottaglie e Iaquinta nel tentativo di recuperare per poterci essere. Nedved e giovani come De Ceglie, Marchisio, Giovinco dovranno lottare per il destino della Juve. E Del Piero, immancabile, presente anche alla sfida del 2005 con il Real, ardito come sempre, dovrà fare di tutto per riuscire a restituire a questa serata il titolo di giorno più bello del post Calciopoli.
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